
THE SHOW | Narrazioni2023
Terzo appuntamento della rassegna NARRAZIONI2023: in scena Elisa Denti con il suo spettacolare THE SHOW!
venerdì 3 marzo 2023 ore 21.00
THE SHOW
Quarant’anni, single, leggermente in sovrappeso. Adele è cinica, timida, tagliente e con una bestia interiore assopita sotto il disagio che l’accompagna in ogni momento della sua vita: soprattutto quando è costretta ad iscriversi ad un corso di wrestling.
un progetto di Elisa Denti e Manuela De Meo
scritto da Manuela De Meo
con Elisa Denti
Regia Luigi D’Elia
Produzione: Sementerie Artistiche ed Elisa Denti
realizzazione costume Domiziana Pigino
con la collaborazione del festival Montagne Racconta (Treville, Montagne – TN)
Entriamo con Adele nella palestra dove sta per iniziare un corso di wrestling: è costretta a doverlo frequentare per un mese come pegno per una scommessa persa con le amiche. Un monologo a metà tra la stand up e la commedia, The Show è una confidenza al pubblico fatta di battute, goffaggini e affetto attraverso una triangolazione continua tra i suoi pensieri, gli spettatori e l’interazione con gli altri personaggi.
The Show parla di alienazione e intimità, della gioia terrificante del cambiamento, parla di amicizia. Parla di vulnerabilità e di meschinità, di incomprensioni, del diritto ad essere felici. In un mondo che fa di tutto per essere prestante e competitivo, una storia intima di ascolto e cambiamento nel breve arco di una semplice, e innocua, avventura di wrestling. Grazie alla regia di Luigi D’Elia la corsa si fa poetica, ed il wrestling un volo.
BIGLIETTI:
10,00 € INTERO
8,00 € RIDOTTO GRUPPI (DA 3 PERSONE IN SU)
8,00 € RIDOTTO SOSTENITORI (mostrando il biglietto di uno spettacolo precedente nel nostro teatro)
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Qualche elemento in più sullo spettacolo…
Il progetto nasce dall’esigenza di Elisa Denti di investigare il tema del rapporto con il peso corporeo, soprattutto dal punto di vista femminile, e delle implicazioni che comporta sulla personalità. Elisa Denti aveva già avuto modo di affrontare questo tema nella realizzazione di I won’t eat: un monologo crudo e diretto sull’anoressia mentale. L’incontro con Manuela De Meo apre ad una riflessione sul senso di inadeguatezza che può derivare da un infelice rapporto con il proprio corpo e di come silenziosamente influisca sullo sviluppo del potere personale.
Cercando di individuare il momento e le condizioni che portano allo sviluppo della coscienza della propria personalità, si è indagato sul momento di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza in cui si sperimenta la capacità di influenzare gli altri. In quella fase in cui la personalità non è ancora definita, l’identificazione con il corpo è molto forte. Dal punto di vista femminile le autrici hanno condiviso la sensazione di quanto la seduzione in quella fase sia fondamentale: la capacità o meno di piacere, “di fare colpo”, dona o meno una sensazione di stabilità e di sicurezza che è difficile sostituire, in quella fase della vita, con altri ambiti di soddisfazione come lo studio o la creatività. Essendo, come dicevamo, così identificati con il proprio corpo, la forma di quest’ultimo e il suo essere più o meno aderente a dei canoni estetici correnti influenzerà moltissimo il senso di potere personale e lo sviluppo organico della personalità.
Ed ecco apparire Adele: una donna normale di circa quarant’anni. “Io sono normale, media, non grassa, non magra, non bella non brutta, capelli castani occhi marroni, naso dritto, orecchie niente di eccezionale… Sono alta 1metro e 60, oscillo tra i 59 e i 63 kg… Sono un’innocua donna in sovrappeso. Posso solo aspirare alla medietà?..”
La incontriamo nel momento in cui varca la soglia della palestra dove sta per iniziare un corso di wrestling a cui è stata costretta ad iscriversi. Vivremo attraverso il suo sguardo l’impatto e la scoperta di questo mondo così lontano dal suo, dove le regole e i canoni di apprezzamento sono molto diversi da quelli in cui si era sempre trovata e insieme a lei viviamo la parabola che nel giro di un mese la porta a cambiare il suo sguardo su se stessa e sul mondo, si smuove qualcosa in lei, un piccolissimo granello di sabbia si mette in modo mettendo in moto cambiamenti saranno enormi.
Perché il Wrestling?
Il Wrestling è un mondo che, ai fini di questo progetto, porta con sé il concetto di ribaltamento carnevalesco. È un universo grottesco, gonfiato e deformato nell’esagerazione e nell’esasperazione di una cultura, quella americana, che si è sedimentata nel nostro immaginario pur non appartenendo alla nostra esperienza quotidiana. È il pretesto e la cornice appropriata per entrare nell’intimo di un tema profondo sfruttando l’ironia che può essere stimolata da quell’ambientazione.
Il wrestling, legato alla lotta e allo show, come una moderna lotta con i leoni da Colosseo, rappresenta un ambiente in cui l’estetica e l’attitudine del corpo femminile si apre a possibilità totalmente al di fuori di una norma comunemente condivisa.
Nel wrestling vengono rappresentati degli archetipi, dei personaggi estremi che rappresentano il male e il bene, i vizi e le virtù umane, e vengono fatti combattere. La lotta tra bene e male esorcizza la nostra voglia di giustizia, soddisfa l’istinto animale che ci porta a combattere, a provare rabbia, risponde alla nostra voglia di rivalsa e vendetta. Il wrestling e la comicità che può scatenare, sublima tutto questo creando uno show divertente e surreale. A combattere sono le donne, donne diverse, con corpi inconsueti, esagerati, dove il peso e la forma assumono un valore lontano dal quotidiano. Adele scoprirà come applicare questi valori nuovi alla sua vita quotidiana, scoprendo potenzialità nascoste sotto la sua cosiddetta “normalità”.
Per informazioni: 3460719857 – storie@culturastar.it